Dal 29 gennaio sarà online su Netflix la nuova docuserie targata Netflix “Notte sul Pianeta Terra” (Night On Earth). La voce narrante italiana dell’innovativo documentario sarà la splendida Alessandra Mastronardi. L’attrice Italiana, impegnata in questo periodo sul set de “L’Allieva 3”, si dice fiera di aver avuto la grande opportunità di raccontare il progetto in Italia:
“Sono molto fiera di raccontare in Italia questo straordinario progetto. Da fan del genere, ancora prima del mio coinvolgimento, esorto tutti ad aprire una finestra virtuale su questo mondo, il nostro mondo. Per ricordare che noi, qui, su questa Terra, siamo semplici ospiti”.
Queste le parole della Mastronardi, che ha affermato inoltre di non limitarsi a raccontare, ma di prendere parte in prima persona a questo viaggio straordinario.
“Notte sul Pianeta Terra” (Clicca qui QUI per vedere il trailer con la voce di Alessandra Mastronardi) sarà una docuserie costuita da sei episodi. Vediamo in dettaglio il titolo e la trama di ognuno di essi:
Episodio 1: “Pianure al chiaro di luna”
Il primo episodio di “Notte sul Pianeta Terra” è ambientato in Perù e nelle dune della Namibia. E’ notte: leoni e leonesse, abili cacciatori, approfittando del buio donato dalla Luna nuova, tentano di catturare le loro prede, facendo attenzione però ai loro “concorrenti”: le iene. Con l’intensificarsi della luce lunare, infatti, il vantaggio dei felini nei confronti delle prede si affievolisce. La scena cambia, ora possiamo ammirare i rinoceronti neri – quasi estinti – raggiungere una pozza d’acqua per dissetarsi nel buio della notte, in compagnia di altri grossi animali loro “cugini”, come gli elefanti. Ma anche piccoli esseri come gli scorpioni dei quali i maschi devono mostrare la loro forza se vogliono sperare di accoppiarsi, o il piccolo geco che usa la voce per tentare di trovare una compagna nel buio fitto della notte. Ma la natura non è composta da soli animali, ed ecco che ci vengono mostrati i cactus che crescono in Messico, i quali aprono i loro fiori solo la notte per via del troppo caldo diurno sfruttando i pipistrelli per l’impollinazione, ma offrono anche riparo sicuro ad un gran numero di piccoli animali.
Episodio 2: “Notti gelide”
Il viaggio continua: ci si sposta sulle montagne della Patagonia, nell’Artico, in Giappone, bellissimi e innevati luoghi in cui le notti si allungano piano piano o in cui il sole non compare per mesi, dove gli animali devono fare una scelta durante il lungo freddo invernale, o migrare, o andare in letargo o cercare di sopravvivere con il poco a disposizione. Le difficoltà di una femmina di orso polare nel cercare di nutrire la sua famiglia, la rana dei boschi che la notte, quando le temperature toccano anche i -16, si ripara sotto le foglie e arresta tutte le sue funzioni vitali, una mamma puma che approfitta del buio per cacciare negli spazi ampi che, durante il giorno, la renderebbe troppo visibile alle prede, ma anche i macachi che sfruttano le acque termali per trovare calore, mentre la notte si rifugiano sulle cime degli alberi raggruppandosi per ripararsi dal gelo.
Episodio 3: “Notti nella giungla”
In questo episodio esploriamo uno dei luoghi più bui al mondo, a causa della fitta vegetazione che non fa filtrare la luce lunare. Attraversando le foreste del Pantanal in Brasile, quelle dell’Argentina e l’oscura foresta del Borneo, andiamo a scoprire curiose creature tra cui l’Aoto, una specie di scimmia raramente filmata che ha la caratteristica di procurarsi il cibo di notte grazie ai suoi grandi occhi che assorbono la luce, gli eleganti e sinuosi giaguari, i maestosi elefanti della foresta che comunicano di notte grazie agli infrasuoni (onde sonore con frequenza di vibrazione acustica troppo bassa per essere percepita dall’orecchio umano n.d.r.), ma anche variopinte rane che si ritrovano ad uno stagno e iniziano a gracidare in una cacofonia di voci con l’unico scopo di attirare una compagna, o la gigantesca tarantola che tesse la sua tela per intrappolare le prede. Piante carnivore bellissime e dai colori sgargianti le quali la notte, grazie agli ultravioletti, diventano pericolosamente attraenti per incaute prede e falene di ogni forma e misura che inondano la giungla di ferormoni con l’unico scopo di trovare anch’esse un compagno.
Episodio 4: “I mari oscuri”
Nel quarto episodio andiamo a rivelare i misteri e le curiosità che si nascondono negli abissi in cui per milioni di anni la Luna e le maree hanno delineato la vita marina, ma che negli ultimi decenni deve fare i conti anche con la nostra influenza. Attraverso un viaggio che ci condurrà attraverso la varipinta barriera corallina australiana, le acque dell’Indonesia e nel limpido arcipelago di Palau, scopriremo tante curiosità sulla vita che anima gli oceani. Le tartarughe che approfittano dell’alta marea per andare a deporre le uova, mentre le nuove generazioni tentano di raggiungere il mare spinti da un atavico istinto. O le migliaia di esseri viventi che popolano il reef (la barriera corallina n.d.r.) , tra cui – appunto – i coralli e le alghe che, come si è scoperto grazie a queste tecniche di ripresa notturne, la notte trasformano gli ultravioletti dannosi in fluorescenza variopinta, o la più grande migrazione di zooplancton, fonte di nutrimento per migliaia di altri esseri marini, dal più piccolo al più grande. Il curioso gambero gigante indonesiano che è lungo più di trenta centimetri e vive su questo pianeta da prima dei dinosauri, o lo squalo balena che può arrivare a vivere anche cento anni, sono molti gli esseri curiosi e affascinanti che avrai modo di scoprire in questo quarto episodio.
Episodio 5: “Città insonni”
Ci avviciniamo alla fine del viaggio: ancora più chiara e lampante diventa, in questo episodio, la grande influenza che ha portato l’essere umano sul pianeta terra e sugli esseri che lo abitano, costringendo numerosi animali ad adattarsi ad un ambiente che non è più il loro. Dalla mandria di elefanti che segue strade impresse nella memoria della matriarca da generazioni costretta ad attendere il calare della notte per attraversare i tanti insediamenti umani sorti sul suo sentiero, i numerosi orsi che banchettano nei bidoni dell’immondizia o temibili leopardi che camminano a pochi passi da pedoni ignari, in questo episodio diventa evidente che, in un certo senso, durante la notte gli animali si riprendono ciò che era loro.
Episodio 6: “Dal tramonto all’alba”
Il sesto e ultimo episodio è invece differente rispetto ai primi cinque, e mostra delle immagini riprese nell’arco temporale che si estende – appunto – dal tramonto all’alba. Verrà quindi rivelato il risveglio di flora e fauna selvatica nelle primissime ore di luce, ma non solo. Verranno inoltre presentati i vari habitat in maniera generale nel corso dell’intera notte, con un ulteriore riferimento al comportamento notturno di animali selvatici di tutto il mondo.
Oltre ai sei episodi, come già anticipato, sarà disponibile su Netflix di tutti i paesi lo speciale “Notte sul Pianeta Terra: un salto nel buio“, un episodio di backstage che fungerà da approfondimento e descriverà le nuove tecnologie utilizzate per le riprese di altissima qualità (si tratta infatti di riprese in 4K) del documentario.
“Notte sul Pianeta Terra” sarà, dunque, la prima esperienza da doppiatrice (non considerando, naturalmente, le volte in cui ha dovuto doppiare se stessa) e la seconda esperienza da voce narrante per Alessandra Mastronardi, reduce dalla registrazione in studio dell’audiolibro “Quando la luna ero io“, legato peraltro sempre a temi inerenti il cosmo (in particolare al primo allunaggio umano, nel 20 luglio 1969).
E noi non possiamo non augurarle nuovamente una buona fortuna e farle i nostri più sinceri complimenti, oltre a farle sentire tutto il nostro supporto: Alessandra, la tua ammaliante voce renderà questo viaggio all’interno della natura ancora più straordinario e interessante!